CD - Malinconico autunno &Libro - Da vico Paradiso al paradiso e ritorno
Consiglia e Peppe Licciardi
La vicenda passa per mezzo mondo, tra elogi e applausi, ma ha due poli cruciali. Parte e si dipana dalla natia Materdei, per la precisione da vico Paradiso alla Salute, e arriva a Villaricca, dove i fratelli Licciardi hanno portato le loro famiglie. Villaricca, l’antica Panecuocolo, è il paese in cui nacque Sergio Bruni, forse il più grande cantante napoletano di tutti i tempi dopo Enrico Caruso. Sergio aveva un carattere particolare e provocò una delle prime delusioni dei fratelli sonori. Li accolse in casa sua con due dita alzate, in una specie di benedizione, e dopo averli ascoltati disse: ’A guagliona ha dda studia' ancora. Si sbagliava.
Nelle pagine, le date sono canzoni. Peppe si affacciò al mondo nel 1957, l’anno di Malinconico autunno e Carosello, Consiglia nel 1959, l’anno di Sarrà chi sa, e la coincidenza è determinante nel cammino dei due ragazzi.
Sarrà chi sa fu composta e portata al successo da Robertino Murolo, un amico, gioviale quanto Bruni era austero. Proprio con Murolo i fratelli Licciardi divisero le prime apparizioni alla Rai e altri importanti tratti di carriera. Peppe rivela che Murolo voleva duettare con Consiglia Cu' mme, lo splendido brano di Enzo Gragnaniello poi affidato a Mia Martini. Però aggiunge con modestia che non sa se il successo sarebbe stato lo stesso.
Dal libro affiorano suggestivi personaggi di quartiere, come ‘a vecchia fetosa che abitava in vico Lungo San Raffaele, detta così perché divideva il basso con cinquanta gatti. In vico Lungo i Licciardi abitarono prima di passare in via Amato da Montecassino, e fu un altro segno del destino, perché quello diventò l’indirizzo del poeta Salvatore Tolino e della sua mostra sulla canzone napoletana. Tra le altre figure di quartiere spicca Fortunato, il venditore ambulante di taralli saporiti descritto in musica da Pino Daniele, il loro amico Pinotto che da ragazzo frequentava Materdei.
Le amicizie dei Licciardi sono durature e musicali. Salvatore Esposito detto Totore, per esempio, solista di mandolino nell’orchestra di Renzo Arbore. Altro esempio, Lello Giulivo, anche attore, che nel film di Mel Gibson interpretò il centurione che colpì Gesù in croce con la lancia e per questo fu schiaffeggiato dalla madre. Altri nomi, Rosario Jermano e Gianni Dell’Aversana. Tutti o quasi furono compagni di palco nei complessi di gioventù, Scugnizzi del Cerriglio, Lo Cunto de li Cunti, Zi Pecula Virzu, Ventotene Folk.
L’affermazione è più sfiziosa quando è sudata. Così furono gli album di Consiglia con la Sugar di Caterina Caselli, i concerti all’estero (indimenticabile quello in un colosseo tunisino, a El Jem), la lezione all’università di Roma voluta da Mimmo Liguoro, giornalista competente, o il duetto con Frank Sinatra all’ambasciata americana di Roma in ’O sole mio: The Voice disse beautiful. Peppe ha una teoria sulla fine del rapporto di Consiglia con la Sugar: ne individua la causa nello sbocciare di Bocelli, cui Caterina dedicò tutto l’impegno.
Ne è passato di tempo dalla prima chitarra costata cinquemila lire, dalle feste dell’Unità, dalle esperienze da tassista, eppure Peppe Licciardi il narratore, il musicista di valore, è rimasto un uomo semplice. Non c’è parola sulla sorella che non sia puro segno di affetto. Consiglia Licciardi se lo merita. Ha una voce straordinaria e non ha mai smesso di studiare, fino a una seconda laurea, a San Pietro a Majella, sui rapporti tra la canzone napoletana e la musica celtica. Dovrebbero portare i turisti ad ascoltarla. Poteva andarsene all’estero, dove sanno apprezzarne il valore più di noi, e invece è rimasta qua, alternando le esibizioni alla cura del marito e dei due figli. Dischi recenti li ha incisi per la Phonotype dei fratelli Esposito, pionieri dell’industria del disco in Italia. Ed è bello questo binomio con la casa discografica che lanciò Gilda Mignonette, Ria Rosa, Lina Resal, le antenate del suo canto libero. Naturalmente, con lei in sala d’incisione c’è Peppe, col suo strumento, i suoi arrangiamenti, le sue canzoni.
Pietro Gargano
Tracks
1. MALINCONICO AUTUNNO (V. De Crescenzo - F. Rendine)
2. SARRA'...CHI SA' ? (R. Murolo - R. Forlani) - Feat. Fausto Cigliano
3. AMMORE AMARO ( G. Carbone - F.Genta )
4. SEGRETAMENTE (V. Annona - A. Romeo )
5. DONNA CUNCETTA (P. Daniele)
6. INDIFFERENTEMENTE (U. Martucci - S. Mazzocco)
7. TU SI' 'NA COSA GRANDE (R. Gigli - D. Modugno)
8. CUNSIGLIELLA DE' PPIANELLE (Peppe Licciardi)
9. 'NA BRUNA (Langella - Barrucci - Visco )
10. AMARO E' 'O BENE (S. Palomba - S. Bruni)
11. PASSA 'O TIEMPO (Peppe Licciardi)
special thanks
REGISTRATO presso L'ARTE DEI RUMORI di MARANO (NAPOLI)
Ringrazio tutti coloro che hanno preso parte al CD e mi hanno aiutata a realizzare questo ALBUM e in particolare: Fausto Cigliano: un grande maestro della canzone napoletana che ha voluto cantare con me - Sarrà...chi sà?
Musicisti che hanno preso parte al lavoro discografico
Emidio Ausiello: Percussioni
Sasà Mendoza: Piano Rhodes , Piano classico e Pad, Fisa
Vittorio Cataldi: Piano Classico
Gianni Dell'aversana: Chitarra classica
Peppe Licciardi: Chitarra classica, Mandolino
Sasà Piedepalumbo: Piano sint
Franco Ponzo: Chitarra acustica, Chitarra elettrica
Biagio Orfitelli: Contrabasso
Agostino Oliviero: Violino
Adriano Coco: Fender Jazz Bass, Sequenze
Luigi Di Nunzio: Ewi Sax
Giuseppe Branca: Flauto traverso
Dario Bassolino: Sinth & Pad
Prodotto e distribuito dalla Autoprodotto
Arrangiamenti e direzione artistica : Adriano Coco & Gianni “Blob” Roma
Registrazione - Mixing - Mastering: Gianni Blob & Adriano Coco @ l’Arte dei rumori
Progetto grafico: Francesco Minopoli
Recensioni
IL MATTINO - 3 Giugno 2018
"Licciardi bros voce e chitarra" Articolo di Federico Vacalebre
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